Ordine del giorno sulla situazione in Siria

COMUNE DI MOLFETTA

Provincia di Bari
Ordine del giorno sulla situazione in Siria

“NO ALLA GUERRA, NO ALL’INTERVENTO MILITARE IN SIRIA”

(Approvato con delibera del Consiglio Comunale N. 15 del 16/09/2013)
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IL CONSIGLIO COMUNALE

Premesso che

ü      l’art. 11 della Costituzione della Repubblica Italiana recita: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie a un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.”;

ü      l’art. 3 dello Statuto Comunale recita: “1.Il Comune favorisce la piena attuazione dei principi di pace, libertà, uguaglianza, giustizia sociale e di pari dignità dei cittadini, per il completo sviluppo della persona umana” nonché “2.Ripudia ogni forma di violenza tra le persone, tra i gruppi sociali e verso l’ambiente.”;

ü      l’art. 4 dello Statuto Comunale recita altresì: “1.Il Comune concorre a realizzare lo sviluppo sociale, culturale ed economico della comunità locale, operando per: […] m) promuovere interventi per la pace e la solidarietà internazionale, con particolare riferimento al bacino mediterraneo.”;

ü      la guerra non è mai uno strumento risolutorio e che non esistono guerre umanitarie;

ü      la crisi economica ha acuito i contrasti accentuando la lotta per il controllo delle materie prime, dei mercati e delle zone d’influenza strategiche;

ü      il legittimo orrore per le recenti stragi di civili in Siria non può portare a una moltiplicazione dell’orrore, delle vittime e dei rifugiati, già tantissimi dagli inizi del 2011, quando ha inizio la crisi con la repressione da parte del regime di Assad della rivoluzione della primavera siriana, e che se si fosse intervenuti allora, con una seria strategia diplomatica, non si sarebbe oggi spettatori di questa tragedia e di questa grande fuga dalla guerra di civili inermi;

Considerato che

–        risultano di dubbia fondatezza le argomentazioni utilizzate in questi giorni dal governo USA e della Gran Bretagna per giustificare un intervento militare contro il governo della Siria;

–        l’attuale situazione in Siria è anche il prodotto della violazione dell’embargo sulle armi operato dai Paesi produttori, a cominciare dall’Italia che risulta essere il primo paese europeo venditore di armi alla Siria;

–        appare apprezzabile l’invito alla pacificazione rivolto da Papa Francesco alla comunita’ internazionale;

Consapevole che

–         la legittima, anche intransigente, domanda di progresso sociale ed economico, di giustizia, di lotta contro il sistema nepotista e autoritario del regime di Assad, non può confliggere con il diritto internazionale, il rispetto dei diritti umani e la ricerca delle condizioni di pacificazione dell’intera area mediorientale nell’ottica della piena autodeterminazione delle popolazioni di quell’area;

Allarmato

–         dal precipitare della situazione con il rischio che l’impatto di un intervento militare non si fermerebbe alla Siria, ma coinvolgerebbe l’intera area mediterranea, innescando un conflitto allargato a Israele, Iran, Turchia, con il coinvolgimento anche del nostro Paese, che potrebbe, anche senza il mandato ONU, diventare territorio per le azioni militari e, quindi, conseguentemente bersaglio;

Ricordando, inoltre, che

–         il nostro Paese è impegnato con 1.200 militari nella missione UNIFIL in Libano in funzione di cuscinetto tra Israele ed Hezbollah e che l’attacco alla Siria, avendo gravi conseguenze anche sul Libano, rischia di coinvolgere direttamente il nostro contingente in probabili scontri armati o ritorsioni, in un contesto regionale in cui rimangono insoluti da tempo questioni decisive per quest’area come il diritto del popolo palestinese alla propria terra e il diritto del popolo kurdo al riconoscimento di un proprio status;

IL CONSIGLIO COMUNALE

ü      esprime l’assoluta e netta contrarietà all’intervento militare in Siria;

ü      chiede il rispetto da parte del Governo Italiano dell’art. 11 della Costituzione;

ü      sollecita l’assunzione di misure che evitino il coinvolgimento sul piano militare del nostro paese;

ü      s’impegna e sollecita il Sindaco, nel rispetto dei valori di pace, di ripudio della guerra, del diritto alla sovranità nazionale e dei popoli, ad adoperarsi in tutte le sedi opportune per sostenere ogni  iniziativa utile contro la guerra nonché intervenire presso il Governo Italiano affinché quest’ultimo si pronunci contro la guerra in modo chiaro e si adoperi con tutti gli strumenti possibili e in tutte le sedi istituzionali per favorire e promuovere una soluzione politica della crisi, a partire da un forte intervento umanitario a sostegno delle popolazioni che necessitano di assistenza di ogni sorta (generi alimentari, cure mediche, alloggi, ecc.);

ü      invita il Presidente del Consiglio Comunale di Molfetta a trasmettere al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro degli Esteri il presente o.d.g.

 

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