«Non c’è alcun dubbio di legittimità
sul Piano PIP della nuova zona artigianale
Evitiamo il rischio di confondere l’opinione pubblica»
Il vice sindaco Pietro Uva ribadisce che la nuova zona artigianale (Piano PIP)
è conforme al Piano Regolatore Generale
«Il Piano Pip della nuova zona artigianale è assolutamente conforme al Piano Regolatore Generale e già al momento della sua approvazione, nel 2008, da parte dell’allora commissario prefettizio, conteneva le misure idonee per la prevenzione del rischio idrogeologico legato alle lame. Le cronache giudiziarie riportate dalla stampa in questi ultimi giorni non possono riguardare la terza zona artigianale, non foss’altro che su quei suoli non sono stati ancora realizzati immobili.» Il vicesindaco e assessore all’Urbanistica, Pietro Uva, sgombra il campo da ogni equivoco: «Non abbiamo elementi per poter commentare le indiscrezioni giornalistiche degli ultimi giorni, le quali sembrano riguardare le costruzioni nelle esistenti aree artigianali e non certo il nuovo piano PIP. Pertanto, è chiaro che chiunque confonda due questioni che sono tra loro distanti, rischia soltanto di confondere i cittadini molfettesi e l’opinione pubblica.»
«È bene, dunque, porre con chiarezza alcuni punti fermi per evitare di ingenerare incertezza e opinioni fasulle. Il Piano Pip per l’ampliamento della zona artigianale aveva già previsto alcune opere di mitigazione (vasche di laminazione per la raccolta, l’accumulo e il riutilizzo delle acque meteoriche da realizzare sotto le rotatorie stradali) come prima forma di tutela del territorio. L’amministrazione comunale aveva già realizzato un approfondito studio idraulico delle lame, lo stesso che oggi è alla base di una seconda opera di mitigazione idraulica, un canale di deviazione, per mettere in sicurezza la nuova area artigianale PIP. L’opera, peraltro, sarà sottoposta a tutti i pareri previsti dalla vigente normativa oltre che a tutte le prescritte autorizzazioni.»
«Ribadisco e assicuro che non esiste alcun dubbio su questi progetti. Lo sviluppo della terza zona artigianale va avanti quindi senza alcun ostacolo e nel rispetto rigoroso delle attuali normative» ribadisce il vicesindaco. «Molfetta oggi è tra i pochissimi comuni in Puglia che si sta preoccupando della tutela del territorio e in particolare del rischio idrogeologico. La decisione da parte dell’amministrazione comunale di investire risorse in una seconda opera di mitigazione va proprio in questa direzione e nasce dall’esigenza di tutelare le circa 100 aziende che hanno fatto domanda d’insediamento. L’obiettivo è offrire più lavoro ai giovani molfettesi in un momento di grave crisi economica internazionale. Per questo non fermeremo il grande sviluppo economico che sta interessando Molfetta.»
Palazzo di Città, 14 gennaio 2009
Ufficio Stampa Comune di Molfetta