In sicurezza insediamenti produttivi, area portuale e strade
A monte di Lama Scorbeto verrà costruito un canale artificiale per il deflusso di eventuali piene, mentre a valle il progetto della nuova zona artigianale prevede vasche di laminazione sotterranee per il recupero e il riutilizzo delle acque meteoriche
Il Comune di Molfetta ha progettato e finanziato un doppio sistema di contenimento delle acque nella zona artigianale per la prevenzione del rischio idraulico legato alla presenza delle lame. Si tratta di uno studio idraulico e idrogeologico che apre la strada alla costruzione di un gigantesco canale a nord di Lama Scorbeto (il bacino idrografico che attraversa il territorio molfettese sfiorando la nuova zona industriale) allo scopo di deviare un’eventuale onda di piena potenzialmente causata da fenomeni meteorologici straordinari (con probabilità di accadimento pari a 200 anni). A valle della stessa lama, invece, il nuovo piano per gli insediamenti produttivi (PIP) contiene già un articolato sistema di raccolta delle acque piovane che confluisce all’interno di una serie di grosse vasche di laminazione presenti sotto i rondò stradali. Entrambe le opere sono già finanziate, assicura il sindaco Sen. Antonio Azzollini: la prima infrastruttura con 1 milione di euro stanziati dal bilancio comunale (con risparmio di spesa corrente); la seconda è completamente autofinanziata attraverso la cessione dei lotti fondiari, per circa 1,2 milioni di euro.
I due progetti sono decisivi per sbloccare l’ampliamento della zona artigianale. Infatti, la perimetrazione del Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) – recentemente pubblicata dall’Autorità di Bacino della Puglia (AdB) e non condivisa dall’amministrazione e dall’ufficio Settore Territorio – impediva di fatto la realizzazione di strade ed edifici nella nuova zona artigianale, compresa una delle due torri direzionali e cinque comparti produttivi. Da oggi grazie agli interventi decisi dall’amministrazione comunale viene rimosso ogni ostacolo idraulico: in particolare, la costruzione dell’opera di mitigazione progettata dall’Ing. Rocco Altomare con la consulenza del prof. Eligio Romanazzi, si consente la costruzione non solo degli edifici nei comparti produttivi 21, 22, 23, 24 e 25 ma anche di quelli a ridosso dell’area portuale compreso il Santuario della Madonna dei Martiri e alcune grandi infrastrutture stradali di prossima esecuzione.
CANALE DIVERSIVICATORE “LAMA SCORBETO”
La principale opera di mitigazione idraulica nella zona artigianale è costituita essenzialmente da un canale in cemento armato di 584 metri di lunghezza avente una sezione di 2,7 metri per 3. La sua particolare localizzazione, prevista a monte della zona artigianale (all’altezza della “Strada Parieti Nuove”), nel punto di incrocio di Lama Scorbeto con Lama Pulo, consente di far defluire l’eventuale onda di piena verso una vasca di accumulo realizzata all’interno della dolina di Gurgo, una depressione naturale che è risultata perfetta per garantire la sicurezza dal punto di vista idraulico dell’intera area a valle.
VASCHE DI LAMINAZIONE
Con lo studio e la regolamentazione idrica delle lame situate vicine alla terza zona artigianale si è ipotizzato un sistema di raccolta, trattamento e smaltimento delle acque superficiali nell’intera area a sud. Sotto diverse rotatorie stradali saranno realizzate delle vasche di laminazione con due impianti di trattamento delle acque a valle nei pressi dell’area a servizi per la mobilità, e a monte verso lama Marcinase. Questi impianti tratteranno tutta l’acqua che ruscellerà sulle strade e, dopo il trattamento, le immetterà in vasche di accumulo. La maggior parte dell’acqua stoccata sarà utilizzata per il verde e per la pulizia stradale.
Palazzo di Città, 11 gennaio 2009
Ufficio Stampa Comune di Molfetta