“Continuiamo a far valere le ragioni della città in ogni sede, chiedendo la rettifica ai tagli sul nostro ospedale e sul nord barese. Ieri mattina ho seguito a Bari l’intera sessione di lavoro della Commissione Sanità del Consiglio regionale, depositando nelle mani del presidente Pino Romano e del Direttore generale del dipartimento promozione salute, Giovanni Gorgoni, una mia lettera, accompagnata dalla delibera dell’ultimo Consiglio Comunale e da una richiesta di audizione. E già martedì pomeriggio, in una lunga e proficua sessione di lavoro con il sindaco Antonio Decaro e il direttore generale della Asl Bari, Vito Montanaro, abbiamo analizzato nel dettaglio le problematiche del piano relative all’intera città metropolitana. Anche a loro ho consegnato una relazione e gli atti del Consiglio comunale”. Così il sindaco Paola Natalicchio dopo un inizio di settimana dedicato interamente al presidio della vertenza del ridimensionamento dell’Ospedale.
“La Conferenza dei sindaci è stata un momento di lavoro proficuo, serio e strategico. Ringrazio il sindaco Decaro per aver consentito ai territori finalmente di descrivere le problematiche più serie, avviando una immediata interlocuzione con il direttore Montanaro. Nel mio intervento ho ribadito che i tagli dell’Ospedale di Molfetta si inscrivono in un quadro che penalizza ingiustificatamente l’intera area del Nord Barese, con la chiusura dell’ospedale di Terlizzi e il deciso ridimensionamento dell’ospedale di Corato, comportando la riduzione della protezione sanitaria e sociale di un bacino di utenza di oltre 150.000 cittadini. Con i colleghi sindaci Gemmato, Mazzilli e Depalma di Giovinazzo l’abbiamo ribadito all’unisono l’esigenza di un riequilibrio. Rilanciando il progetto dell’ospedale comprensoriale del Nord Barese, da reinserire nell’agenda della programmazione ospedaliera regionale”.
Il Piano di riordino adottato il 29 febbraio è all’attenzione del Ministero della Salute e entro il 30 marzo arriverà il parere della Terza Commissione, obbligatorio ma non vincolante al quale seguirà l’approvazione della Giunta regionale.
“Confidiamo nel lavoro della Commissione – conclude il sindaco – perché non arretreremo rispetto alla domanda di cura degli anziani nel nostro reparto di urologia, delle famiglie che chiedono di avere un ambulatorio di pediatria al quale rivolgersi, sulla quotidiana azione di assistenza ai cardiopatici nel nostro reparto di cardiologia con servizi quali sostituzione pacemaker, holter pressorio etc., sia all’assistenza cardiologica del Pronto Soccorso. Con il direttore Gorgoni abbiamo parlato della possibilità di salvaguardare l’ambulatorio specialistico di pediatria. Al direttore ho proposto di lavorare subito su una ipotesi di trasferire l’ambulatorio al distretto, come si è fatto a Bitonto e Conversano. Senza disperdere l’approccio, la struttura e le professionalità esistenti. Inoltre abbiamo avanzato da tempo con la Federazione Medici Pediatri la volontà di avere presto un punto SCAP (pediatria del week end) anche a Molfetta. Ma non possiamo guadagnare lo SCAP e perdere l’ambulatorio specialistico. Ho trovato una prima disponibilità, sulla quale continueremo a lavorare”.
Molfetta, 17 febbraio 2016