“Abbiamo vinto la scommessa del depuratore. AQP è al lavoro da mesi sull’impianto e a breve finiranno i lavori di ampliamento che hanno rimesso in sesto un impianto che veniva da storie di problemi e sequestri della Procura. Ora la sfida si allarga: vogliamo usare l’acqua depurata e affinata in agricoltura e per il lavaggio delle strade. E per farlo dobbiamo rifunzionalizzare l’impianto di affinamento delle acque reflue, costruito tra il 1994 e il 2012 costato milioni di euro e mai entrato in funzione. Siamo al lavoro da alcune settimane per completare lo studio di fattibilità e abbiamo svolto già incontri in Regione e sopralluoghi. L’obiettivo fa bene all’ambiente e alla nostra agricoltura ed è a portata di mano. La Regione mette a disposizione finanziamenti importanti. Ho già detto al Presidente Michele Emiliano che la sfida ci appassiona e siamo impegnati al suo fianco per arrivare al risultato”. Così il sindaco di Molfetta Paola Natalicchio illustra i programmi dell’Amministrazione in materia di depurazione e riutilizzo delle acque per irrigare le campagne, pulire le strade, raffreddare impianti, innaffiare le aiuole.
“Abbiamo condotto – aggiunge – nei giorni scorsi un sopralluogo organizzato dall’Assessorato all’Ambiente con il dirigente del Settore Lavori Pubblici e i tecnici del Consorzio Bonifiche che hanno progettato e svolto i lavori negli anni passati. L’impianto è in stato di abbandono, ma la parte infrastrutturale è salvaguardata, gli idranti furono smontati dal Consorzio per evitare furti e sono conservati, i capannoni e le ringhiere di protezione sono intatti. Con 2 milioni di euro circa e lavori che durerebbero pochi mesi può essere rifunzionalizzato. Svolgeremo a breve un tavolo tecnico con Consorzio, AQP, Autorità Idrica Pugliese e Regione per procedere al massimo della velocità. Ora che il depuratore funziona ed è vicino il traguardo dello scarico in tabella 1/3 possiamo permetterci di lavorare alla chiusura del ciclo delle acque. Un traguardo importante per ridurre lo spreco di acqua e contenere lo scarico in battigia”, conclude il Sindaco.
La partita si inserisce nel complessivo progetto del Patto Città-Campagna. Da aprile del 2015 il Comune è capofila del raggruppamento costituito con i Comuni di Bitonto, Bisceglie, Ruvo, Corato, Terlizzi, Giovinazzo e Bari, che si sono aggiudicati il bando regionale promosso dall’Assessorato all’Urbanistica della Regione Puglia per uno studio di fattibilità sul Patto città-campagna. È in corso di redazione uno studio di fattibilità che verrà completato entro il mese di maggio che prevede interventi di riqualificazione dell’agro e della costa dei territori interessati. La rifunzionalizzazione degli impianti di affinamento di Molfetta, Ruvo-Terlizzi, Corato e Bisceglie è parte degli obiettivi del progetto e si intreccia con l’opportunità messa in campo dalla Regione Puglia che ha approvato nell’ultima giunta lo schema di un bando rivolto a Comuni per il finanziamento e l’attivazione di sistemi di recupero e il riutilizzo in agricoltura delle acque reflue urbane depurate per circa 30 milioni di euro.
L’incarico per la redazione del progetto “Patto Città- Campagna” è stato affidato a seguito di selezione pubblica al gruppo di progettazione composto, tra gli altri, dalla prof.ssa Francesca Calace e dall’arch. Carlo Angelastro. Per rendere concrete le proposte del “Patto città campagna” e fornire un utile strumento ai Comuni aderenti al raggruppamento, il giorno 6 aprile si è tenuto in Regione un incontro promosso dall’assessorato all’Urbanistica del Comune di Molfetta, a cui hanno partecipato il sindaco Paola Natalicchio, l’assessore Rosalba Gadaleta, i dirigenti e funzionari del servizio assetto del territorio, Francesca Pace e Vittoria Greco, Luca Limongelli, dirigente del servizio agricoltura, Francesca Portincasa, responsabile area territoriale Bari-Bat di Aqp e il gruppo di progettazione.
“L’iniziativa della Regione Puglia e del Presidente Michele Emiliano che invita i comuni a proporre progetti e iniziative dirette al riuso non può che essere colta con il massimo favore. Il Comune di Molfetta ha già dimostrato la sua attenzione ambientale al problema della depurazione, con un rilancio del depuratore a cui non credeva nessuno e che invece entro l’estate potrà dirsi completato”, spiega l’Assessore all’Ambiente e all’Urbanistica, Rosalba Gadaleta. “Anche il progetto sull’impianto di affinamento è già pronto a partire, grazie all’intuizione che abbiamo avuto di inserirlo subito nella progettazione dello studio del Patto Città-Campagna, poiché il tema della chiusura del ciclo delle acque è fondamentale in un’ottica di salvaguardia ambientale e paesaggistica. Punto di forza della nostra idea è quello di valorizzare il paesaggio e la tutela della risorsa idrica, attraverso la promozione della cultura dell’acqua e alla ricostruzione della trama agraria con il suo sistema storico architettonico delle torri e dei casali”, aggiunge l’Assessore Gadaleta.
“La promozione dell’agricoltura è uno degli sforzi principali di questa Amministrazione e rimettere in sesto un impianto abbandonato da anni per rendere un servizio ai produttori agricoli, che sentono molto il problema dell’acqua per irrigare i loro campi, significa voler ampliare i servizi a favore di un comparto economico per molti anni dimenticato e che invece per noi riveste massima importanza”, conclude l’Assessore all’Agricoltura Tommaso Spadavecchia, che ha partecipato al sopralluogo sull’impianto e che segue con attenzione gli sviluppi del progetto.
Molfetta, 22 aprile 2016