«Abbiamo recuperato alla città di Molfetta la credibilità di un proficuo rapporto con la Regione Puglia. Oggi si restituisce alla Città la serenità di un futuro certo del suo ospedale, chiudendo la stagione delle paure veicolate ad arte». Il sindaco, Tommaso Minervini, torna sulla vicenda ospedale.
«Sono soddisfatto altresì di aver dimostrato che – continua – la fiducia riposta nel rapporto col presidente Emiliano non solo sia stata proficua ma abbia dimostrato che l’impegno collettivo tra istituzioni, medici e operatori ospedalieri, quando è serio, è un fattore di coesione e di crescita comunitaria. Spero quanto prima – aggiunge il sindaco – di accogliere il Presidente Michele Emiliano a Molfetta con tutta la coalizione che amministra Molfetta, in un incontro pubblico, per continuare sulla strada della rinascita di una Città che sta uscendo dall’isolamento e sta rafforzando l’orgoglio di una grande Comunità».
Come si ricorderà il 10 gennaio scorso, nell’Ospedale “don Tonino Bello” di Molfetta, alla presenza di un folto numero di medici ed infermieri e dei rappresentanti del tribunale del malato, ha preso corpo l’intesa tra la Città di Molfetta e il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, per una forte ripresa delle attività ospedaliera e della medicina territoriale. Il Sindaco Minervini ha incontrato Giancarlo Ruscitti, direttore del dipartimento Promozione della salute della Regione Puglia, Antonio Sanguedolce, direttore generale della Asl Bari, e Giovanni Campobasso, dirigente della Sezione servizio strategie governo dell’Assistenza ospedaliera della Regione Puglia. Nel corso di quell’incontro sono stati definiti sul piano operativo gli impegni e le intese che il Presidente Emiliano aveva assunto col Sindaco, sin dall’insediamento della nuova coalizione amministrativa.
L’intesa raggiunta prevede l’integrazione dell’offerta chirurgica attraverso la realizzazione delle nuove tre sale operatorie programmate, i cui fondi sono stati già stanziati; l’allineamento agli standard di sicurezza chirurgici attraverso la realizzazione di 4 posti di Intensiva post operatoria; il mantenimento degli attuali 13 posti di Urologia; il mantenimento degli attuali 8 posti del Servizio di Cardiologia (di cui 4 di monitoraggio intensivo); la riapertura della seconda ala di Medicina attraverso l’assunzione del personale di comparto; il Mantenimento del Day service di Oncologia;del servizio di Dialisi;
del servizio diurno di Pediatria; del Laboratorio di Analisi; del servizio di Senologia; del servizio e reparto Centro trasfusionale del sangue; l’acquisto di una nuova apparecchiatura per la Tac; l’apertura di un servizio di Endoscopia digestiva in supporto alla Chirurgia generale; l’adeguamento del personale medico di Anestesia per permettere il servizio di guardia notturna come da base contrattuale nazionale; l’adeguamento del personale medico di Chirurgia, Ortopedia e Urologia per consentire la guardia divisionale come previsto nei Presidi ad alto flusso; l’adeguamento del personale medico di Pronto soccorso per consentire una regolare turnazione; l’adeguamento del personale di comparto carente in diversi servizi e reparti; la costruzione di una nuova palazzina per ospitare la Medicina territoriale. Obiettivo, nel medio lungo periodo, è quello di avere una Direzione Sanitaria e Amministrativa Unica per i presidi di Corato, Molfetta e Terlizzi in modo da razionalizzare l’offerta sanitaria ai cittadini e l’utilizzo del personale.
«Ora il direttore generale della ASL, Antonio Sanguedolce, formalizzerà il tutto in una delibera dell’azienda sanitaria barese. Da parte nostra – conclude il sindaco Minervini – continua l’impegno collettivo e costruttivo per il nostro ospedale e tutta la medicina territoriale».
Molfetta, 16 gennaio 2018
L’Ufficio stampa