Piano del commercio e ambulantato:
Brattoli: «Igiene e decoro, i cardini del futuro piano.
Ma no alle strumentalizzazioni»
Intervista all’assessore al Commercio, Anna Maria Brattoli
Assessore Anna Maria Brattoli, parliamo di commercio ambulante partendo dall’ultimo consiglio comunale e dalle polemiche che ne sono derivate anche riguardo al Piano del commercio.
Nell’ultima seduta consiliare la maggioranza di centrodestra ha presentato un ordine del giorno con il quale si è tracciato un percorso chiaro e definitivo verso la razionalizzazione del commercio ambulante in città. In quella sede è stato evidenziato, tra le altre cose, un aspetto finora sottovalutato: il problema dell’ambulantato è un qualcosa che viene dal lontano, dai primi anni Novanta, quando le precedenti amministrazioni decisero di smantellare tutte – ma proprio tutte – le piazze-mercato di Molfetta. Basti ricordate piazza Baccarini, piazza Principe di Napoli, piazza delle Erbe, piazza Mentana, piazza Immacolata, piazza San Michele e infine piazza Paradiso: erano poli mercatali di grande importanza che oggi purtroppo non esistono più. Lo dico non per attribuire colpe a qualcuno, ma solo per fare capire a tutti che non si tratta di un problema che nasce oggi, ma di una realtà concepita da scelte sbagliate fatte in passato cui oggi siamo chiamati a rimediare con soluzioni definitive e serie. Ma è evidente che questa premessa a qualcuno non piace.
Sulla stampa locale si è parlato di “gazzarra” in aula.
In consiglio comunale abbiamo assistito a un confronto serrato e ruvido tra due parti politiche che hanno visioni e soluzioni differenti. Non sono mancati cinque minuti di tensione da entrambe le parti, tuttavia la situazione è tornata immediatamente sul binario della serenità grazie al tempestivo intervento del presidente del consiglio comunale Nicola Camporeale. Peccato, però, che alcune ricostruzioni giornalistiche abbiano dato un’immagine non esatta di quanto accaduto: del sindaco Azzollini sono state pubblicate foto di repertorio risalenti a oltre un anno fa (senza che ciò fosse specificato), offrendo ai cittadini un’immagine dei fatti volutamente distorta. Addirittura c’è chi ha riferito di rischio “ambulanze” e parlo di qualcuno che in quel momento probabilemente non era nemmeno presente in aula. È la prova definitiva che è in atto il tentativo di cavalcare strumentalmente l’argomento “ambulanti” non per risolvere il problema, ma solo per attaccare l’amministrazione comunale.
Qual è l’atteggiamento assunto dall’amministrazione comunale di fronte alla questione commercio ambulante?
Il piano del commercio finora in vigore fu approvato prima che l’amministrazione Azzollini si insediasse. Oggi ci cono tutte le condizioni per far sì che entro la fine dell’estate sia presentato il nuovo piano. Esso avrà come elemento cardine il rispetto assoluto di tutte le norme in tema d’igiene ambientale e decoro urbano. Voglio affermarlo una volte per tutte: igiene e decoro sono elementi per noi imprescindibili, ovviamente.
Allo stesso tempo, però, vogliamo evitare la desertificazione commerciale che costringerebbe i cittadini, anche i più anziani, a fare la spesa esclusivamente nei supermercati e nei centri commerciali.
C’è poi un’altra fetta di cittadini che non vogliamo, e non possiamo, dimenticare: mi riferisco a quelle persone che, avendo avuto in passato problemi con la giustizia, oggi cercano di reinserirsi nella società lavorando in questo settore. Non vogliamo sottrarre loro la possibilità di lavorare onestamente.
In sintesi, l’obiettivo del Comune è riuscire a contemperare decoro e sviluppo economico. A quale modello state pensando?
Chiariamo subito una cosa: chi suggerisce il ritorno alle piazze-mercato del passato finge di non sapere che servirebbero molti anni per ri-trasformare in mercati pubblici quelle piazze dove nel frattempo sono sorti giardini, giochi per bambini e arredo urbano. Oltre a buttare via i soldi già spesi, ne servirebbero altri per far fronte a nuovi investimenti pubblici. Per cui insistere su questa soluzione significherebbe, di fatto, rinviare a tempo indeterminato la soluzione del problema.
Il sindaco e l’amministrazione comunale prima di tutto hanno avviato un costruttivo dialogo con i commercianti ambulanti per individuare alcuni punti di convergenza, primo fra tutti la necessità di esercitare la vendita di frutta e verdura in postazioni misurate e belle da vedere, senza che si vada oltre gli spazi pubblici assegnati. Parallelamente stiamo concludendo i lavori di riqualificazione di piazza Minuto Pesce mentre molto presto partiranno quelli di piazza Gramsci. Il nuovo piano del commercio conterrà anche una rimodulazione dell’intero sistema del mercato settimanale. Questo significa per noi attuare un modello di “mercato diffuso”: offrire servizi ai cittadini sia in centro che in periferia.
È possibile pensare a una collaborazione con altre forze politiche?
Certo, non rinunciamo mai a un confronto di idee con l’opposizione. Tuttavia, finché dall’altra parte si butterà fango contro sindaco e amministrazione, temo che assisteremo ancora a prove di sterile demagogia.
Palazzo di Città, 2 luglio 2010
Ufficio Stampa Comune di Molfetta