Domiciliarità e potenziamento dei servizi sociali,
il Piano Sociale di Zona diventa esecutivo
Si conclude positivamente la conferenza di servizi tra i comuni di Molfetta e Giovinazzo, Regione, Provincia e Asl. Domiciliarità e potenziamento dei servizi
sono i principi di fondo che ispireranno il nuovo sistema di servizi sociali
Il Piano Sociale di Zona 2010-2012 è finalmente esecutivo. L’ultimo tassello lungo il percorso concertativo avviato alla fine del 2009 si è aggiunto lo scorso 24 marzo con la Conferenza dei Servizi che ha approvato – senza eccezioni o riserve – il nuovo assetto dei servizi sociali dei Comuni di Molfetta e Giovinazzo. Nessuna obiezione da parte della Regione Puglia che ha considerato il nuovo piano “pienamente condivisibile nel suo complesso e in linea con le indicazioni regionali”. Durante la riunione – cui hanno preso parte i Comuni di Molfetta e Giovinazzo, Regione Puglia, Provincia di Bari e Asl Bari – è stata anche confermata la sede dell’Ufficio di Piano presso il Comune di Molfetta.
Il nuovo Piano Sociale di Zona prevede per Molfetta uno stanziamento di fondi statali e regionali di 2.935.279,34 milioni di euro per i prossimi tre anni a cui si aggiunge un cofinanziamento da parte dell’amministrazione Azzollini di ben 4.402.262 euro (di gran lunga superiore alla quota del 30 per cento di prescritta dalla Regione). «È la dimostrazione concreta dell’attenzione che l’amministrazione riserva sempre alle fasce più deboli della popolazione» commenta Luigi Roselli, assessore ai Servizi Socio-Educativi del Comune di Molfetta. «L’approvazione del Piano – aggiunge l’assessore – segna un importante risultato per la città, soprattutto perché è il frutto di una co-progettazione e di un percorso di condivisione che ha coinvolto l’amministrazione comunale insieme con il privato sociale, altri soggetti istituzionali, le organizzazioni politiche e tutto il consiglio comunale cui va il nostro ringraziamento. Questo metodo ci ha permesso di mettere a frutto le esperienze e i contributi di chi lavora sul campo e conosce da vicino determinate problematiche. Per questo motivo la concertazione proseguirà anche nella fase di attuazione del Piano».
«La domiciliarità dei servizi socio assistenziali rappresenta l’elemento cardine su cui poggia l’intero Piano» spiega Roselli entrando nel merito del provvedimento. «Si dà continuità ai numerosi servizi avviati in questi ultimi anni potenziandoli e inquadrandoli nell’ambito di un’offerta socio-assistenziale molto più ampia. Potenziati in maniera significativa anche alcuni servizi sperimentati con successo in questi ultimi anni come l’assistenza domiciliare a favore degli anziani e delle persone diversamente abili, il servizio domiciliare in favore dei bambini e delle famiglie in difficoltà, la prevenzione delle dipendenze patologiche e dei disagi psichici. Grande attenzione – aggiunge Roselli – sarà rivolta ai servizi in favore dell’infanzia: a tal proposito, oltre all’ampliamento dell’asilo nido comunale e al consolidamento della sezione Primavera già in atto, abbiamo previsto l’aumento del numero di posti-nido grazie a forme di convenzionamento tra Comune e strutture private per l’infanzia che presentino determinati standard di qualità. Azioni, queste ultime, che hanno già permesso al Comune di Molfetta di centrare gli obiettivi di servizio richiesti dalla Regione Puglia.»
Allo stesso tempo, il Piano dà spazio a servizi innovativi, primo fra tutti il “Pronto Intervento Sociale”: «Si tratta di un intervento fondamentale nei casi di emergenza sociale», spiega Roselli. «Disabili o anziani con limitata autonomia e, in generale, tutti quei cittadini che si trovino in condizioni d’improvvisa e imprevista urgenza sociale, potranno contare su una rete di servizi, attiva 24 ore su 24, anche al di fuori degli orari di funzionamento degli uffici comunali, che coinvolgerà anche associazioni di volontariato ed il privato sociale.»
La stretta collaborazione tra Comune da una parte e la Scuola, l’Asl e il privato sociale dall’altra, rappresenta un altro punto di forza del nuovo assetto dei servizi sociali. Proprio da questa rete di esperienze e professionalità scaturisce un’altra importante priorità del piano che è quella di prevenire i disagi giovanili, i fenomeni delle dipendenze patologiche e le patologie psichiche.
Ma il panorama dei servizi offerti dal nuovo Piano è estremamente vasto: riguarda le famiglie, i minori, i giovani, gli anziani, i diversamente abili, gli immigrati e le persone in difficoltà economia. I bisogni emergenti che esso prende in considerazione comprende i percorsi di inclusione sociale e corsi di alfabetizzazione a favore degli extracomunitari; l’integrazione sociale nelle scuole dei bambini diversamente abili, anche attraverso la partecipazione ad attività sportive; l’incremento del numero di affidi familiari; la prevenzione della devianza e del disagio minorile attraverso il potenziamento dei centri aggregativi comunali già oggi funzionanti; il contrasto a forme di solitudine ed emarginazione degli anziani; sostegno e percorsi di inclusione sociale a favore di ex detenuti; lotta contro le cosiddette nuove povertà e, infine, la semplificazione delle procedure amministrative a livello intercomunale.
Palazzo di Città, 7 aprile 2010
Ufficio Stampa Comune di Molfetta