Entro un paio di mesi pronto il progetto del canale di mitigazione

Entro un paio di mesi pronto il progetto definitivo del canale di mitigazione del rischio idrogeologico nella zona artigianale

L’amministrazione non rinuncia al dialogo e al confronto con l’Autorità di Bacino
Intanto, non si ferma l’insediamento nella Terza zona artigianale

«Entro un paio di mesi sarà pronto il progetto definitivo del canale di mitigazione idrogeologica riguardante lama Scorbeto e lama Pulo.» Lo ha assicurato Il professor Eligio Romanazzi, ingegnere progettista dell’opera, intervenendo in occasione del forum “Informare per Governare” sul tema “Zona artigianale, assegnazione dei lotti, aree Pai e opere di mitigazione.” Il progetto dell’opera di mitigazione sarà sottoposto al vaglio degli esperti dell’Autorità di Bacino con i quali, conferma il vicesindaco, Pietro Uva, «è in atto un confronto mirato alla individuazione di soluzioni condivise che superino il rischio idrogeologico del territorio.» La parola d’ordine dell’amministrazione comunale è coniugare lo sviluppo con l’ambiente. In che significa consentire l’insediamento di nuove imprese nella terza zona artigianale, mettendo in sicurezza il territorio e prevenendo il rischio idrogeologico.

Di seguito si riporta una sintesi di quanto è emerso durante l’incontro:

·        La costruzione del canale di mitigazione in corrispondenza di Lama Scorbeto ha lo scopo di deviare un’eventuale onda di piena con “tempo di ritorno” (probabilità di accadimento) di 200 anni, dirottandola fino alla depressione Gurgo (una dolina naturale nei pressi del Pulo).
·        Le assegnazioni degli oltre cento lotti previsti nella terza artigianale (PIP) proseguiranno senza sosta in base ai programmi dell’amministrazione comunale.
·        L’interesse degli imprenditori a creare sviluppo e occupazione va contemperato all’interesse pubblico della sicurezza del territorio. Lungo questo percorso, il Comune di Molfetta ha scelto di finanziare con 1,4 milioni di euro l’opera di mitigazione di Lama Scorbeto e Lama Pulo al fine di mettere in sicurezza gli insediamenti produttivi e superare così i vincoli del Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) posti dall’Autorità di Bacino.
·        Il progetto della terza zona PIP già contiene un sistema di prevenzione idraulica composto di una serie di vasche di laminazione interrate per l’accumulo dell’acqua piovana. Il canale di deviazione tra Lama Scorbeto e la dolina Gurgo è quindi una seconda opera di mitigazione che, oltre a proteggere la nuova zona artigianale, ha lo scopo di proteggere molti degli insediamenti produttivi già esistenti sul territorio (tra cui l’intera area adiacente al mercato ortofrutticolo all’ingrosso) e parte del centro abitato nei pressi della Madonna dei Martiri.
·        Il piano PIP della terza zona artigianale non è stato “bocciato” da nessun tribunale amministrativo.
·        L’opera di mitigazione è stata concepita per avere un bassissimo impatto sull’ambiente e sull’agricoltura: il canale di deviazione, infatti, sarà delimitato da muretti a secco in pietra e seguirà i confini delle proprietà dei suoli in modo da non interferire con le colture agricole. Inoltre, il sistema adotta le soluzioni più adeguate per salvaguardare la vegetazione all’interno della dolina Gurgo. Quest’ultima ha le caratteristiche idrografiche per sopportare un’eventuale ondata di piena con tempi di ritorno (probabilità di accadimento) di 200 anni.
·        Rocco Altomare, dirigente del Settore Territorio, ha ricordato che già dal maggio del 2009, prima ancora di conoscere la perimetrazione del nuovo PAI, il Comune di Molfetta si è dotato di un piano di messa in sicurezza riguardante tutte le lame presenti sul territorio.

Palazzo di Città, 9 marzo 2010
Ufficio Stampa Comune di Molfetta

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