Sempre più sicuro il mare di Molfetta

A partire da mercoledì prossimo una task force coordinata dalla Prefettura procederà al trasferimento in cava e al brillamento di altri 56 ordigni bellici rimossi dal mare di Molfetta

Va avanti senza sosta la bonifica dei fondali marini in corrispondenza del litorale di Molfetta. A partire da mercoledì, 15 giugno, una task force interforze sta provvedendo al trasferimento in cava e al brillamento di ulteriori 56 ordigni bellici caricati con fosforo bianco e risalenti alla Seconda Guerra Mondiale. Programmate nell’ambito del Piano di Risanamento ambientale del Basso Adriatico, le operazioni dureranno una settimana circa.

Quella in atto già da alcuni anni a Molfetta è la più imponente operazione di bonifica ambientale marina mai avvenuta in Italia. Le cifre ufficiali relative alla presenza in mare dei residuati bellici sono impressionanti: le attuali 56 bombe rinvenute si aggiungono ai 201 ordigni a caricamento speciale già fatti brillare in cava dall’inizio delle operazioni. Complessivamente, solo a Molfetta, le prospezioni sottomarine hanno consentito di individuare ben 11.500 ordigni a caricamento ordinario. Le procedure di brillamento sono affidati al reparto Sdai della Marina Militare e all’11° Reggimento Genio Guastatori di Foggia.

Numeri straordinari che testimoniano bene la portata storica di questa operazione di bonifica del mare. Non a caso l’intervento in corso non mai avvenuto prima in Adriatico ed è finalizzato alla messa in sicurezza dei fondali marini. Ne beneficeranno le attività portuali, gli operatori marittimi, della pesca e del turismo. Un dato, in particolare, è degno di nota: nessuno degli ordigni finora individuati è risultato caricato con iprite.

Fortemente voluta dal senatore Antonio Azzollini, sindaco di Molfetta, la bonifica del Basso Adriatico avviene sotto il coordinamento della Prefettura di Bari di concerto con Ministero dell’Ambiente, Regione Puglia, Comune di Molfetta, Stato Maggiore della Marina Nucleo SDAI, CETLI NBC, l’11° Reggimento Genio Guastatori di Foggia, la Direzione Marittima di Bari e la Capitaneria di Porto di Molfetta. Coinvolti anche tutte le forze dell’ordine, i Vigili del Fuoco, l’ASL con il 118, nonché due enti per il monitoraggio ambientale: Arpa (Agenzia regionale per l’ambiente) e Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale).

Palazzo di Città, 16 giugno 2011

Ufficio Stampa Comune di Molfetta

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