Il Comune di Molfetta esprime perplessità rispetto
allo stallo determinato dall’assenza della Regione
Si respira un’aria di scetticismo al Comune di Molfetta per la mancata presenza della Regione Puglia alla riunione della Conferenza di servizi che lunedì mattina doveva porre l’ultimo sigillo al Piano Sociale di Zona 2011-2013. «Lo stesso giorno in cui era prevista la conferenza di servizi è giunta, del tutto inaspettata e tardiva, la richiesta da parte della Regione di rinviare la riunione» spiega l’assessore ai servizi Socio Educativi, Luigi Roselli. «Non è restato altro da fare che rendere nota tale richiesta ai rappresentanti della ASL di Bari e della Provincia di Bari che nel frattempo erano giunti nella sala giunta di Palazzo di Città per apporre l’ultima firma a un importante documento di programmazione che, lo ricordo, è destinato ai cittadini di Molfetta e Giovinazzo ed è inoltre molto atteso dagli operatori del settore vicini alle persone più bisognose. Per di più, nella sua richiesta di rinvio – aggiunge Roselli – la Regione ha fatto riferimento alla mancata approvazione della convenzione per la gestione associata del piano, atti che al contrario sono stati formalmente sottoscritti e approvati in entrambi i comuni come è già noto a tutti gli organi di stampa. Inoltre, la nota richiamata ha messo finanche in dubbio l’approvazione del piano stesso e dei suoi allegati da parte del consiglio comunale del comune capofila, approvazione avvenuta regolarmente nella seduta pubblica del 19 febbraio 2010. Auspichiamo dunque un momento di chiarimento al fine di risolvere nel più breve tempo possibile questa spiacevole situazione.»
C’è poi incredulità ma anche perplessità circa la richiesta dell’assessore alla Solidarietà del Comune di Giovinazzo di stabilire la sede dell’Ufficio di Piano nel proprio paese e non nella città capofila (in questo caso Molfetta) cosi come di consueto avviene in altri ambiti territoriali, considerata la notevole mole di lavoro che in esso si svolge. Entrambi i comuni – sottolinea l’assessore Roselli – disporranno nei propri territori di sportelli e uffici per l’erogazione dei servizi d’ambito e per l’accoglienza di cittadini e delle loro esigenze, cosi come è definito proprio nel piano di zona approvato. «La sede dell’Ufficio di piano è un mero centro di lavoro interno ai settori competenti senza alcuna pretesa di “visibilità”.»
«Il Piano Sociale di Zona di contro è frutto di un lungo percorso di partecipazione e condivisione nel quale Molfetta e Giovinazzo sono stati coprotagonisti assoluti», ricorda Roselli ripercorrendo le diverse tappe di un «lavoro completato nel rispetto dei tempi imposti dalla Regione Puglia e unanimemente apprezzato, nei contenuti, tanto dalle rappresentanze sindacali quanto dagli enti del privato sociale presenti ai tavoli concertativi: tutti gli interventi di attivazione e potenziamento dei servizi, formulati nelle sedi opportune e destinati ai cittadini di Giovinazzo, hanno sempre ricevuto la totale condivisione e disponibilità da parte, non solo del Comune di Molfetta ma anche degli altri soggetti istituzionali coinvolti quali Regione, Provincia e ASL. Pertanto, il prolungarsi di questo stallo e i motivi che lo alimentano – conclude Roselli – rischiano di diventare ingiustificabili agli occhi dei cittadini ultimi destinatari del Piano Sociale di Zona, bisognosi di servizi utili e non di polemiche inutili.»
Palazzo di Città, 24 febbraio 2009
Ufficio Stampa Comune di Molfetta