Buon anno scolastico

Cari dirigenti, cari prof., cari alunne e alunni, cari lavoratori del personale ausiliario,

dopo una lunga e bollente estate e dopo le luci e i colori della nostra festa patronale, oggi ricomincia per tutti voi un nuovo anno scolastico e voglio che vi raggiungano i miei auguri più sinceri, anche a nome di tutta l’Amministrazione comunale, per il lavoro che vi attende da oggi fino alla prossima estate.

Quello tra il Comune e tutte le scuole della città è un patto emozionante che si rinnova ogni anno e che si centra sulla collaborazione forte che dobbiamo stringere sempre di più per essere all’altezza della sfida educativa che riguarda i nostri bambini, i nostri ragazzi che sono gli adulti di domani.
Sul benessere degli alunni stiamo provando a investire molto, dalle scuole dell’infanzia fino alla primaria e alla secondaria. A partire dalla sicurezza della nostra edilizia scolastica, a cui abbiamo dedicato un assessorato specifico (animato da una giovane mamma e un eccellente tecnico qual è l’architetto Marilena Lucivero).  Durante l’estate non siamo stati fermi e abbiamo completato importanti lavori alla scuola Corrado Salvemini, nel quartiere Ponente, così da poterla restituire alla piena fruizione, oltre a finire i lavori alla scuola Agazzi, in zona via Berlinguer, e completare gli interventi a lungo attesi nelle scuole più centrali Scardigno e Pascoli.  Abbiamo inoltre, in collaborazione con la Capitaneria di Porto che le aveva in uso, liberato alcune nuove stanze nella sede comunale di via Carnicella, attrezzandole come nuove aule per la scuola che porta il nome del nostro amato Sindaco, assassinato il 7 luglio del 1992. Speriamo che questo sia un buon servizio per i bambini e per le famiglie, che tanto ci hanno richiesto questi nuovi spazi. Lavori di ammodernamento anche alla scuola media Poli, insieme alla consegna di oltre 150 nuovi arredi scolastici. Molto ancora c’è da fare. Penso, sopra ogni altra cosa, alla riapertura della palestra della Don Cosmo Azzollini, che ci impegniamo a realizzare entro l’anno scolastico in corso e ad alcuni problemi che riguardano gli spazi di ingresso della scuola prefabbricata del levante.  Ma certo l’edilizia scolastica sicura e di qualità è una delle nostre preoccupazioni quotidiane. Nel bilancio 2015 abbiamo aumentato le risorse destinate alla cura delle scuole cittadine e, a giorni, partirà la nuova gara sugli impianti termici, per arrivare preparati all’appuntamento con l’inverno. Davanti a ogni attraversamento pedonale dei plessi scolastici comunali, intanto, sono ripartiti i presidi del nostri “Cantieri di Servizio”, in collaborazione con il settore Welfare. Cittadini impegnati in un progetto di inserimento socio-lavorativo in pettorina gialla, formati dalla nostra Polizia Locale, aiutano gli alunni ad attraversare le strade vicine alle scuole in totale sicurezza.

Ma la scuola non è solo fatta di spazi fisici sicuri e accoglienti. La scuola è fatta di prima di tutto di persone. Ed è dovere di ogni istituzione partire dalle persone più fragili, come gli oltre 130 alunni disabili che frequentano le scuole comunali, a cui va garantito il pieno diritto allo studio e la completa integrazione scolastica, come sanciscono peraltro gli articoli 3, 33 e 34 della nostra Costituzione repubblicana.
Quest’anno viviamo la complessità di una sfida grande: dopo quindici anni è cambiato l’appalto legato all’assistenza specialistica degli alunni disabili e per la prima volta il servizio, come in tutti gli altri comuni e come la legge nazionale e il regolamento regionale impongono, viene affidato a una cooperativa e a professionisti altamente formati, che possono assicurare lo svolgimento di adeguati Piani Educativi

Individuali da attuare in collaborazione con gli insegnanti di sostegno. In collaborazione con la nostra Asl, il nostro settore Welfare, i dirigenti scolastici e la cooperativa che ha vinto la gara d’appalto abbiamo lavorato per alcune settimane per assicurare agli alunni disabili un servizio che è stato per anni generosamente retto sul volontariato non professionale e oggi scommette sulla qualità professionale per assicurare qualità della didattica. È evidente che nell’avvio del nuovo servizio, come sempre accade, potranno esserci nuove domande e bisogni emergenti e per questo voglio evidenziare la disponibilità del Comune a tutte le famiglie con bambini e ragazzi disabili a raccogliere i problemi, uno ad uno, e cercare per ognuno la corretta soluzione. Intanto, con la Asl e le scuole, è stato firmato un protocollo d’intesa per la  piena attuazione della legge 104, che definisce una volta per tutte le caratteristiche e lo svolgimento di un così delicato servizio. Un grazie al vicesindaco Bepi Maralfa per l’energia profusa nei mesi per l’attuazione di questa vera e propria “rivoluzione” .

Fra alcune settimane prenderà avvio anche la mensa scolastica. Già da un anno la scuola primaria sperimenta con successo i benefici del nuovo appalto, mentre sulla scuola dell’infanzia va avanti la prosecuzione dell’appalto storico, su cui sono stati intensificati i controlli di qualità e di corretta applicazione del contratto di servizio. L’Assessorato alla Scuola è in procinto di convocare la commissione mensa per raccogliere osservazioni e suggerimenti, mentre a ogni alunno con allergia e intolleranza e specifiche esigenze continuiamo ad assicurar la giusta attenzione e il giusto specifico trattamento.

Indirizzo questa lettera anche ai dirigenti delle nostre scuole superiori, dando il benvenuto in città ai nuovi dirigenti dell’ITIS e del “Vito Fornari”. Grazie all’energia e alla passione del nostro assessore alla Scuola, Betta Mongelli, da due anni sperimentiamo con le scuole superiori una avventura inedita e meravigliosa: quella della Rete delle Scuole. Insieme alla Rete, coordinata dalla dirigente del Liceo Classico e Scientifico Margherita Bufi, abbiamo messo in campo progettualità innovative. Non mi riferisco solo all’avventura del Viaggio della Memoria, che ci ha portato il primo anno nella comunità ebraica romana e alle Fosse Ardeatine e il secondo tra Trieste e la linea del Piave, tra gli orrori di San Sabba, le trincee della I guerra mondiale e le domande del Magazzino 18. Mi riferisco anche alle iniziative sulla salute dei nostri giovani, come quelle su anoressia e bulimia, le giornate contro la violenza di genere e l’omofobia e lo straordinario progetto di catalogazione partecipata del patrimonio artistico comunale. Senza dimenticare le sinergie sul rapporto scuola-lavoro, con il rilancio di progetti come “La Scuola in fabbrica”, su cui intendiamo scommettere ancora.

Agli studenti di ogni età dico solo questo: investite sugli studi. Perché la cultura è l’arma più potente al mondo. Assicura crescita spirituale e alza le difese immunitarie contro una società distratta, ammalata di banalità, velocità vorace e competizione di bassa lega. La cultura insegna l’uguaglianza che non è egualitarismo ma che rende forti, fortissimi contro gli inganni che si nascondono dappertutto. Rende liberi e consapevoli, nutre fasi intense e difficili come l’adolescenza  e la gioventù. Rallegra e rafforza.

Lasciatemelo dire: a Molfetta la buona scuola, nonostante tutti i tentativi in corso per smontarla, resiste. È fatta di dirigenti capaci di contenere le pulsioni competitive e lavorare in squadra, di insegnanti creativi e appassionati, di personale scolastico che non si risparmia. È fatta di bambini e bambine, ragazzi e ragazze che sono il futuro di questo territorio.

Investire su di loro significa costruire la città futura.
Più consapevole, più inclusiva, più innovativa, più aperta.
Questo il nostro compito, che si rinnova a partire da oggi.
Noi ci siamo.

Il sindaco
Paola Natalicchio

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