La giunta comunale ha adottato il Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums). “Molfetta è tra i primi Comuni in Puglia a dotarsi di questo moderno strumento di pianificazione, di cui si sono dotate grandi città come Venezia, Genova e Milano. Il Pums si differenzia dal Piano del traffico proprio per la tipologia delle soluzioni adottate che rispecchiano obiettivi di sostenibilità ambientale, orientando la mobilità generata dalle trasformazioni urbanistiche prevalentemente verso il trasporto pubblico e la mobilità sostenibile”, spiega il sindaco Paola Natalicchio.
Il Piano, che sarà trasmesso alle commissioni consiliari competenti, si aprirà a una fase di osservazioni di tipo ambientale che saranno poi valutate in una conferenza di servizi tra Comune di Molfetta e Regione Puglia. Alla fine di questa fase il piano dovrà essere approvato dal Consiglio Comunale.
Alcune soluzioni individuate dal piano che disegna lo sviluppo della mobilità cittadina nei prossimi dieci anni, tenendo anche conto dei piani urbanistici, sono la previsione di parcheggi di scambio a ridosso dell’area urbana in cui lasciare auto e prendere i nuovi mezzi pubblici, la pedonalizzazione graduale di Corso Dante, l’estensione della zona a traffico limitato al quartiere Catecombe, la rifunzionalizzazione dell’accesso alla città dalla SS16 in considerazione del completamento delle aste di collegamento a nord e a sud della città, la riorganizzazione della circolazione nella zona della stazione ferroviaria, la riorganizzazione dei percorsi degli autobus extraurbani, la previsione della sostituzione degli incroci semaforici con nuove rotonde in ingresso su via Terlizzi ma anche su via Berlinguer, fino allo sviluppo di sistemi di Intelligent traffic sistem nella gestione del traffico compatibili con applicazioni mobili per una mobilità smart anche dei cittadini e il collegamento attraverso una pista ciclabile della dalla zona artigianale con la città.
“Il Piano in via di adozione – spiega l’assessore all’urbanistica Rosalba Gadaleta – è destinato a produrre effetti positivi non solo in campo ambientale, ma rappresenta uno snodo di primaria importanza per lo sviluppo della città nel suo complesso, anche sotto il profilo urbanistico. Difatti, in linea con gli obiettivi europei, il Piano assume una valenza di “ricostruzione” della città, di ricucitura di parti importanti di territorio con il filo conduttore della qualità dei servizi; con la possibilità per i suoi abitanti di spostarsi tra le diverse zone in modo più comodo e meno impattante e migliorare i rapporti sociali grazie alla positiva interazione tra zone del centro e di periferia, tra cittadini e istituzioni pubbliche, queste ultime più accessibili e facilmente raggiungibili. Il lavoro svolto si caratterizza anche per l’innovazione nel metodo di redazione: la partecipazione è stato uno degli elementi caratterizzanti la fase preparatoria, dunque il PUMS è frutto di un confronto autentico con le realtà sociali ed economiche, attuato con numerosi incontri pubblici tematici e attraverso la distribuzione di questionari e interviste mirate”.
Il Piano è stato preceduto, infatti, dal monitoraggio del traffico con l’analisi e la raccolta dei dati, una rigorosa ricognizione degli elementi di criticità rilevati in merito alla viabilità, alla sicurezza stradale, alla quantità di traffico veicolare privato, ai flussi di pendolari provenienti dalle città limitrofe, al fabbisogno di parcheggi, ai dati sul tasso di inquinamento che si è chiuso a dicembre del 2014. Successivamente si è aperta una fase di partecipazione in cui in vari incontri pubblici sono stati coinvolti partiti, imprenditori, commercianti, dirigenti scolastici, sia i comitati di quartiere, le nuove associazioni e i singoli cittadini che hanno trovato, all’interno del Forum Agenda XXI, il modo e il luogo per esprimere la propria opinione e il loro punto di vista.
“Caratteristica peculiare del PUMS adottato – continua l’assessore Gadaleta – è quella di prevedere interventi “modulari” e “progressivi”, in grado cioè di esplicare effetti sia nell’immediato che nel medio e lungo termine. In pratica, pur con una visione strategica di lungo periodo, già da subito è possibile mettere in atto azioni e interventi minimi e a basso costo, capaci però di incidere sulle abitudini dei cittadini in tema di mobilità”.
“Con il settore lavori pubblici – aggiunge il Sindaco – potremo avviare già nel corso di questa annualità alcuni interventi che abbiamo inserito nel Piano delle Opere Pubbliche. Penso alla redazione il secondo stralcio del progetto delle piste ciclabili che sarà candidato ai primi bandi della Regione finanziati attraverso i fondi della programmazione europea 2014-2020, e il Pums potrà assicurare una premialità all’accesso a tali fondi. Così come alcune rotonde inserite nel piano delle opere pubbliche, prima fra tutte la rotonda tra via Terlizzi e via Bettino Craxi. Il lavoro insomma non è finito, continueremo nell’opera di conoscenza e condivisione con i cittadini prima dell’approvazione in Consiglio Comunale sulle soluzioni innovative adottate sulla viabilità, i sistemi di sosta e trasporto pubblico per un autentico cambiamento che avrà ricadute e benefici sulla qualità della vita nella nostra città”.
“Stiamo chiedendo a Molfetta e ai Molfettesi – conclude Paola Natalicchio – di ripensare i propri stili di vita, nell’ottica di una riconversione ecologica e innovativa della città. Dopo il porta a porta e la grande sfida della differenziata e della produzione dei rifiuti, con questo piano puntiamo a una città capace di muoversi in autobus, in bicicletta, a piedi e di riconnettere periferie più vivibili a un centro più attrattivo. Anche per questo abbiamo investito in un mutuo che ci consentirà di avere nuovi autobus moderni e sulla progettazione delle prime piste ciclabili della città”.
Molfetta, 3 febbraio 2016