Approvato il progetto esecutivo per il Centro Civico Antiviolenza

centroantiviolenza_piazzaluxemburgUna struttura moderna, sicura, con elevati standard di qualità edilizia, energeticamente efficiente e sostenibile in grado di svolgere con efficacia il proprio ruolo di elemento di riferimento per il supporto, l’accoglienza e l’assistenza alle persone, alle famiglie ed in particolare alle donne vittime di violenza.
Con questo obiettivo la giunta con la delibera n. 186 del 21 settembre 2015 ha approvato il progetto esecutivo del valore di 598.252 euro per la realizzazione del Centro Civico Antiviolenza in piazza Rosa Luxemburg.

Tale struttura farà riferimento alla Rete Nazionale dei Centri antiviolenza nata nel 2006 per organizzare ed erogare un insieme di attività di assistenza, aiuto, tutela e protezione rivolte a donne e minori in situazioni di difficoltà dovute a degenerazione di rapporti familiari, parentali ed affettivi e a manifestazioni di fenomeni di violenza.
I centri svolgono anche attività di prevenzione attraverso la presenza di uno o più psicologi, di psicoterapeuti, di educatori ed assistenti sociali con specifiche competenze nella relazione d’aiuto e nell’assistenza a soggetti deboli, vittime elettive di maltrattamenti e violenze, e attività di informazione e assistenza legale.

“In Puglia sono 18 i Centri antiviolenza esistenti. Molfetta ne è sprovvista, il più vicino attualmente è a Bari o Trani. I maltrattamenti fisici o psicologici che si perpetrano in casa sono tra i più insopportabili che si possano immaginare. Sono circondati, anche nella nostra città, dal silenzio e condannano chi ne è vittima alla solitudine. Per questo ci siamo impegnati ad attuare questo punto programmatico che qualifica una città attenta alle varie forme di fragilità”, spiega il sindaco di Molfetta, Paola Natalicchio.

Il progetto prevede la costruzione di un nuovo manufatto della stessa volumetria dello stabile delle ex Poste presente attualmente in piazza Luxemburg. L’ingresso alla struttura sarà collocato lungo il portico sul lato sud ed prevista la presenza di una sala polifunzionale con il ruolo di luogo di incontro e di manifestazioni di vario genere, mentre  l’ambito di supporto per i fruitori della struttura è individuato da tre ambienti spazialmente distinti collocati sul lato nord del manufatto con una connotazione di maggior chiusura e protezione.

“Abbiamo – conclude il sindaco – candidato il progetto a un bando regionale aperto alcuni giorni fa con il Comune di Giovinazzo. Qualche settimana prima avevamo candidato un altro progetto per il potenziamento delle attività svolte dalla associazione Pandora presso i locali della Sala Turtur, in cui abbiamo attivato un primo sportello antiviolenza da circa un anno. Al bando per la gestione abbiamo partecipato in partnership con la Cooperativa C.r.i.s.i. di Bari, attuale gestore del centro antiviolenza “La luna nel pozzo”, immaginando anche un servizio di ascolto e prevenzione aperto agli uomini e immaginando anche di potenziare le attività antistalking. Inoltre siamo a un passo dall’attivazione presso il nostro ospedale del Binario Rosa, grazie anche all’impulso sul punto della Consulta Femminile. I corsi di formazione legati al progetto partiranno entro fine anno in collaborazione con altre istituzioni, tra cui le forze dell’ordine, così da mettere in condizione la donna vittima di percosse che viene assistita dal nostro pronto soccorso di accedere subito a un circuito di aiuto”.

I risultati di queste azioni volte a potenziare i servizi di contrasto alle diseguaglianze di genere saranno presentati e commentati in una iniziativa pubblica il prossimo 27 novembre nella giornata nazionale contro la violenza sulle donne.

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