Molfetta ha una solida e antica cultura costituzionale

La maggioranza consiliare, accogliendo la pregiudiziale sollevata dal consigliere Luigi Tridente, nel corso della riunione della massima assise cittadina, ha votato per l’improcedibilità della proposta di modifiche regolamentari finalizzate all’assunzione di responsabilità, per il rispetto della XII Disposizione transitoria e finale della Costituzione. Come è noto tale norma disciplina il divieto di riorganizzazione del partito fascista, norma di rango costituzionale ed, in quanto tale, immodificabile da norme regolamentarie e/o statutarie dell’Ente locale. Diventa, pertanto, inutile e strumentale ogni attività o richiesta tesa ad introdurre modifiche ai regolamenti comunali che, anche in assenza di specifica indicazione del divieto, non porterebbero a nulla di fatto se non ad un «aggravamento del procedimento amministrativo».

Con 18 voti contrari (14 della maggioranza, quattro della opposizione di centro destra) e tre a favore (opposizione di sinistra) è stata rigettata anche per la proposta di modifica al Regolamento comunale in materia di tassa di occupazione di spazi e aree pubbliche perché, come meglio esplicitato dal segretario generale del Comune, nei documenti agli atti, «il regolamento disciplinante la Tosap, che vede soggetti passivi, o debitori dell’imposta tutti coloro che occupano il suolo pubblico, siano essi privati o esercenti attività commerciali, deve disciplinare solo ed esclusivamente le modalità di attuazione e di riscossione della tassa, nonché le eventuali condizioni di esonero senza contenere altre prescrizioni e/o condizioni che non siano strettamente attinenti alla fattispecie impositiva».

Entrambi i punti erano stati presentati dai consiglieri comunali Gianni Porta e Antonello Zaza esponenti di Rifondazione comunista.

«Resta da chiedersi – ha commentato il sindaco, Tommaso Minervini – perché le richieste di modifiche ai regolamenti non sono state fatte da chi ha amministrato dal 2013 al 2016. E’ chiaro che si tratta di richieste palesemente strumentali. A partire dal primo cittadino, tutta la maggioranza e la nostra città hanno una solida cultura costituzionale».

 

Molfetta, 28/09/2018

Lucrezia d’Ambrosio

Addetto stampa

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