Molfetta parteciperà al bando per il Sistema di protezione dei Rifugiati

Il Comune di Molfettasprar copia ufficializza la sua adesione al bando del Ministero dell’Interno sul Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR), ovvero la rete di centri c.d. di “seconda accoglienza” destinata ai richiedenti e ai titolari di protezione internazionale.

“E’ un sistema di accoglienza e di integrazione – spiega l’assessore al welfare Bepi Maralfa –  non finalizzato, come i CARA, ad un’assistenza immediata dei migranti che sbarcano sul territorio italiano, ma all’integrazione sociale ed economica di soggetti già riconosciuti come titolari di una forma di protezione internazionale: rifugiati, titolari di protezione sussidiaria o umanitaria. Persone in fuga dalla guerra, nei cui villaggi si vive ogni giorno nel terrore di attentati e rappresaglie di combattenti fanatici. Gli stessi che l’occidente oggi condanna per gli attentati in Francia e vuole combattere”.

Lo SPRAR è stato istituito ai sensi dell’art. 32 l. n. 189/2002, e in seguito a un protocollo d’intesa del 2001 stipulato dal Ministero dell’Interno, dall’ANCI e dall’Alto Commissariato Onu per i Rifugiati (UNHCR), che hanno cercato di razionalizzare i programmi di accoglienza in precedenza gestiti a livello locale. L’intera rete è coordinata e monitorata da un Servizio Centrale, gestito dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI), in seguito ad una convenzione stipulata con il Ministero dell’Interno. Il Sistema è attualmente finanziato attraverso il Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo (FNPSA).

«Non abbiamo a disposizione strutture comunali di tipo abitativo – evidenzia l’assessore Maralfa  – chiederemo all’ente che si aggiudicherà il bando di raccogliere l’interesse dei privati per individuare appartamenti o centri collettivi per l’accoglienza di piccoli gruppi e famiglie e per la gestione degli spazi. Intendiamo garantire la quota di cofinanziamento in caso di approvazione del progetto con la messa a disposizione di personale, mezzi e risorse materiali per lo svolgimento di un percorso di integrazione con operatori, assistenti sociali, avvocati e operatori legali, psicologi, mediatori interculturali”.

“A Molfetta nessuno è straniero – conclude il sindaco Natalicchio – l’abbiamo affermato e praticato in questi anni e ci crediamo fortemente. È nata una rete virtuosa di associazioni, il Forum Molfetta Accogliente, con cui a partire dal mese di dicembre promuoveremo un percorso formativo legato all’accoglienza di rifugiati e profughi, anche con il coinvolgimento attivo dell’UNHCR, la cui portavoce, Carlotta Sami, sarà ospite nella nostra città. Bisogna continuare a lavorare sui valori dell’accoglienza, della multiculturalità, dell’integrazione, a partire dalle scuole. Per ‘imporre la pace’. Anche promuovendo la conoscenza non della propria religione dominante ma della storia delle religioni. Promuovere la convivenza delle diversità e isolare i fanatismi barbarici. Non so bene se servono i bombardamenti su Raqqa. So che serve, adesso, la resistenza alla tentazione del populismo, della demagogia, della semplificazione barbarica e manichea delle cose. Studiare, capire, conoscere, promuovere tenacemente la cultura della convivialità delle differenze”.

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