Nuovo porto commerciale: pubblicato il parere dell’Autorità anticorruzione sui lavori

Lavori porto commerciale Molfetta E’ stato pubblicato e notificato il parere dell’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) sui lavori di messa in sicurezza del nuovo porto commerciale di Molfetta firmato Raffaele Cantone.
Il Comune di Molfetta aveva sottoposto all’Anac un quesito sulla procedura di affidamento dei lavori di messa in sicurezza approvati a gennaio e oggetto del dissequestro condizionato dell’autorità giudiziaria avvenuto a maggio.
“L’Anac riconosce l’urgenza dei lavori di messa in sicurezza ma dice anche con chiarezza che l’affidamento di tali opere deve essere sottoposto a una procedura negoziata di urgenza, invitando almeno tre operatori economici a presentare offerte. Quindi non possiamo far partire subito i lavori di messa in sicurezza con la Molfetta Newport / Cmc. Seguiremo il libretto delle istruzioni che ci ha fornito l’Anac. Acquisiremo questo parere con una delibera di giunta e daremo mandato per lo svolgimento di questa procedura, operando nella legalità e legittimità”. E’ questa la prima notizia che il sindaco Paola Natalicchio ha voluto comunicare in conferenza stampa questa mattina.
“La costruzione del Nuovo Porto di Molfetta – si legge nel parere – è già stata oggetto di esame da parte dell’AVCP che, nello svolgimento delle proprie funzioni di vigilanza sugli appalti di lavori pubblici, con delibera n. 4 del 23 gennaio 2008, ha censurato come illegittima, in quanto fortemente limitativa della concorrenza, una delle clausole del bando per l’affidamento dell’appalto integrato che imponeva ai concorrenti di dimostrare, oltre al possesso di idoneo attestato di qualificazione SOA, il possesso o la disponibilità di attrezzature (draghe) aventi caratteristiche particolarissime.
Oltre a ciò, si ritiene che non possa trascurarsi che l’AVCP, nella richiamata delibera n. 4 del 23 gennaio 2008, ha ritenuto viziata anche la procedura di affidamento originaria che ha condotto alla selezione del RTI con C.M.C. capogruppo, stante la presenza di una clausola illegittima che ha ingiustificatamente ristretto la concorrenza tanto da ridurre la partecipazione a solo due concorrenti (uno dei quali escluso per carenza del requisito richiesto illegittimamente)”.
“Abbiamo atteso questo parere, tutti possono leggerlo, ripercorre la storia del contratto originario e evidenzia dubbi di legittimità per violazione della concorrenza. Valuteremo con gli studi legali che proteggono la città, Cerulli Irelli e Laforgia, anche il destino di tale contratto”, aggiunge il sindaco.
“Nessuno si illuda che i lavori riprenderanno domani – sottolinea Paola Natalicchio – Fare la procedura di gara per un affidamento di lavori di oltre 7 milioni di euro richiederà il rispetto dei tempi e delle procedure. Questa amministrazione vuole fare il porto, ma ripeto, in termini di legalità e legittimità. Chiedo quindi ai comitati di raffreddare la temperatura e di tenere il dibattito nelle cose che si possono fare”.
“Spero – conclude – che questo ulteriore elemento offerto dall’Anac ci faccia comprendere che, senza lanciarci in pindariche soluzioni evolutive da Photoshop, abbiamo la grande occasione per riflettere sul destino della portualità molfettese. Investiremo la seconda parte del mandato dando priorità alla portualità turistica, per dare risposte agli imprenditori, agli operatori turistici, culturali, dell’accoglienza e della ristorazione, ci interrogheremo sul destino dei cantieri navali.
Non serve a nulla la rimozione psicopolitica tentata da qualcuno dell’inchiesta penale sul porto, la più grande della storia della città. Ci impegniamo a gestire con responsabilità la questione dei lavori di messa in sicurezza e con entusiasmo, senza lasciarci zavorrare dal destino dello scalo commerciale, iniziamo a ragionare sull’approdo turistico a ridosso del centro antico. Una prospettiva meno impattante sulla quale vogliamo a partire dal prossimo anno elaborando una progettualità concreta e attuabile”.

Molfetta, 17 dicembre 2015

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