Nessun peschereccio lascerà il porto fino a mercoledì prossimo. Giorno in cui è previsto un vertice in Regione che vedrà, seduti allo stesso tavolo, rappresentanti del movimento di base dei pescatori pugliesi, esponenti delle associazioni di categoria, alti rappresentanti del mondo politico e istituzionale, l’assessore regionale all’agricoltura e pesca. In ballo c’è il futuro della pesca. Per questo le marinerie pugliesi, da Manfredonia, a Molfetta, a Mola di Bari, a Leuca, a Taranto, a Brindisi, a Vieste, compatte, hanno deciso di far sentire la loro voce.
Sul banco degli imputati c’è la legge 154 del 2016 che, tra le altre cose, prevede sanzioni pesantissime per quanti utilizzano reti con maglie inferiori a 50 millimetri. Una disposizione assurda, considerato il fatto che, lamentano i pescatori, con una maglia così larga praticamente tutti i pesci riescono a liberarsi e nelle reti non resta nulla, che i pescatori vorrebbero immediatamente ritirata.
«Come amministrazione comunale – ribadisce il sindaco Tommaso Mimervini che già nei giorni scorsi, con i pescatori ha incontrato il presidente della Regione, Michele Emiliano – siamo con i nostri pescatori in questa battaglia che vede gli uomini del mare compatti nella difesa dei loro diritti e del loro lavoro».
Molfetta, 2 febbraio 2019
L’Ufficio stampa