Per il momento si tratta di una sperimentazione. Ma presto potrebbe diventare la normalità. La Molfetta Multiservizi amplia il proprio “parco macchine” e si prepara, al termine di un periodo di sperimentazione di qualche settimana, a dotarsi di un riscaldatore d’asfalto a infrarossi che consentirà di riparare le buche stradali.
Il test è stato effettuato, nel corso della mattinata di ieri, in prossimità del ponte di Via Ruvo. Sono stati sufficienti pochi minuti, meno di venti in tutto, per riparare una grossa buca.
Il riscaldatore funziona a propano e produrrà un notevole beneficio sia in termini di costi che in termini di tempo. In buona sintesi il riscaldatore fonde l’asfalto già esistente e lo rigenera, dove necessario con l’ausilio di un termo contenitore, si aggiungere nuovo asfalto. Questo consente di evitare i costi di smaltimento e di trasporto e di ridurre l’impatto ambientale in considerazione del fatto che questo procedimento non produce rifiuti. La squadra di manutenzione, deputata al funzionamento della nuova “attrezzatura” si compone di due operatori.
«Al termine della sperimentazione – ha commentato il presidente della Multiservizi, Giulio La Grasta – nel caso in cui gli interventi dovessero dare risultati positivi, e non abbiamo motivo di pensare che non sarà così, abbiamo intenzione di acquisire il riscaldatore, di formare alcuni dei nostri dipendenti e soprattutto abbiamo intenzione di istituire un numero verde a cui i cittadini potranno rivolgersi per chiedere il nostro immediato intervento. Si tratterà, è evidente, di interventi di manutenzione ordinaria»
Al test erano presenti, oltre al presidente La Grasta, il direttore tecnico, delle sperimentazioni, dottor Gianni Caputo, i consiglieri di amministrazione Alina Losito e Dora Fiore, il sindaco, Tommaso Minervini e i rappresentanti dell’azienda distributrice.
«L’utilizzo di attrezzature di questo tipo – ha sottolineato il sindaco Minervini – rappresenta la giusta strada da seguire per essere immediatamente al servizio dei cittadini»
Molfetta, 22/09/2018
Lucrezia d’Ambrosio
Addetto stampa