La città umbertina

La città umbertina
In tutte le città pugliesi l’incremento demografico, caratteristico dell’Ottocento, produsse una notevole espansione urbanistica. Nello stesso secolo, da un lato la disponibilità per uso pubblico dei suoli e degli edifici derivanti dalla confisca dei beni ecclesiastici, dall’altro la costruzione delle ferrovie diedero origine a un assetto urbanistico caratteristico. A Molfetta l’espansione ottocentesca, oltre al sorgere di nuovi quartieri a Sud della Città, portò alla nascita dell’asse costituito dalla Villa Comunale – Corso Umberto – nuova Stazione ferroviaria. La Villa nacque come giardino all’italiana dotato di gazebo per l’orchestra (demolito qualche decennio fa) e di un circuito di viali per “la passeggiata”. Venne collegato alla stazione con un lungo viale alberato e rettilineo, secondo il gusto dell’epoca che aveva nei boulevard francesi il suo modello. In questo percorso, che ancora oggi connota la Città e viene considerato il centro, incontriamo la neogotica costruzione del Calvario, progettato dall’architetto de Iudicibus e costruito nel 1856 dalla pietà popolare, dopo un ciclo di predicazioni dei Padri Redentoristi, il glorioso Liceo Classico, la palazzina “Gagliardi” al n. 98 e, di gusto eclettico, la palazzina “Rana” al n.114. Il Corso Umberto è da molti anni zona pedonale, qui i bar si aprono alla strada, i negozi si susseguono, qui la passeggiata serale e domenicale consente incontri e confronti e rende ancora viva la cultura dell’agorà tipica dei paesi meridionali.

THE UMBERTINE TOWN. In all the towns of Apulia the population growth, which is characteristic of the nineteenth century, produced a remarkable urban expansion. In the same century, both the availability for public use of land and buildings due to the confiscation of Church property, and the construction of railroads gave rise to a characteristic urban structure. In Molfetta the nineteenth century development, in addition to the construction of new neighbourhoods in the south of the town, led to the birth of the axis formed by the Villa Comunale [Public Park] – Corso Umberto – new train station. The Villa was born as an Italian garden with a gazebo for the orchestra (demolished a few decades ago) and a circuit avenues for “the walk”. It was connected to the station with a long tree-lined straight avenue, according to the taste of the time which had the French boulevards as its model. In this path, which still characterizes the town and is regarded as the center, we find the neo-Gothic construction of Calvario [Calvary], designed by the architect de Iudicibus and built in 1856 by popular piety, after a cycle of sermons of the Redemptorist Fathers, the glorious Liceo Classico [Secondary School], the “Gagliardi” palace and the art nouveau “Rana” palace. Corso Umberto has been a pedestrian area for many years, here the bars overlook the street, the shops follow one another, here the evening and Sunday walk allows meetings and discussions and revives the agora culture which is typical of southern Countries.

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